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Londra ride, Manchester piange: Spurs campioni d’Europa

SportJournal.pictures
Budapest, 21/05/2025
È finita la maledizione. Il Tottenham Hotspur, club da sempre abbonato al “quasi”, ha finalmente alzato la Coppa dell’Europa League battendo 2-1 il Manchester United a Budapest. E insieme alla coppa, ha sollevato anche l’onore, l’autostima e una quantità indecente di pinte nei pub del nord di Londra.

Diciassette anni senza alzare un trofeo: una lunga carestia fatta di allenatori licenziati via Zoom, illusioni settimanali e quel tormentone eterno: “Quest’anno è l’anno buono”. Questa volta lo era davvero. Dele Alli, riemerso dalle nebbie del passato come un personaggio di Dickens, e Richarlison, indemoniato come ai tempi del Brasile olimpico, hanno segnato i gol della vittoria.

Il Manchester United? Presente, ma solo in apparenza. Il gol di Rashford nel finale è servito a poco, se non a ricordare che il club più titolato d’Inghilterra ormai recita meglio le tragedie che le epopee.

Gli spalti erano una lezione di sociologia inglese: da un lato i tifosi degli Spurs in stato di grazia, dall’altro quelli dello United in lutto sportivo. Bruno Fernandes ha protestato per abitudine, Casemiro ha guardato il cielo come se cercasse un miracolo, e Ten Hag ha sistemato il completo come se potesse sistemare anche la stagione.

Tottenham campione d’Europa. Sembra uno scherzo, ma non lo è. E da stasera, nella parte bianca di Londra, qualcuno inizierà a crederci davvero. A tutto.

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