Occhi di Falco

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Torino, 18/07/2025

Perché all’ITF non c’è il VAR, ma gli sguardi bruciano e i gesti parlano

Torino, luglio 2025 – Che non ci siano tecnologie avanzate non vuol dire che manchi l’attenzione. Qui, nel torneo ITF W35 del Nord Tennis, la giustizia si assegna col dito… nel vero senso della parola! Basta un segno sulla terra, un sopracciglio alzato e una racchetta puntata come compasso inquisitore. In questo teatro di terra rossa, si gioca con talento, grinta… e tanta espressività.

Già è un merito atletico competere con questo caldo. Le protagoniste affrontano non solo l’avversaria, ma anche un sole implacabile e un campo che punisce ogni esitazione. A questo punto del torneo, ogni punto vale quanto un’estate in Liguria.

Ma oltre al sudore e alla resistenza, è giusto soffermarsi sull’essenza: il tennis non è più solo passione romantica. È carriera, è lavoro, è futuro. Basta guardare l’evoluzione dei premi ITF per capire quanto il professionismo abbia fatto strada. E se ci sono soldi in palio, classifiche e contratti… allora l’arbitraggio non può basarsi solo sull’intuito.

L’ITF dovrebbe considerare seriamente che quattro occhi vedono meglio di due. Non si tratta di una partita tra amici, dove una stretta di mano risolve tutto: qui ogni errore pesa su una carriera. E se manca la tecnologia, che ci sia almeno più umanità… ovvero più Occhi di Falco.

Con eleganza, certo. Ma anche con decisione (e crema solare).

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